Olio EVO: un alleato naturale per la salute

Negli ultimi vent’anni l’olio extravergine di oliva (EVO) è stato al centro di un crescente interesse scientifico, non solo come alimento simbolo della dieta mediterranea, ma come autentico alleato della salute. Un ciclo di ricerche avviato dalla LILT di Latina, dal CAPOL e dall’Università La Sapienza – Polo Pontino, con il sostegno di enti pubblici e privati, ha permesso di esplorare in profondità le proprietà salutistiche dell’EVO, in particolare della cultivar Itrana, tipica della provincia di Latina.

Dalla prevenzione oncologica alla ricerca scientifica

Tutto nasce nei primi anni 2000, durante incontri dedicati al rapporto tra alimentazione e tumori. La constatazione che oltre il 30% dei tumori è legato alla dieta spinse ad approfondire il ruolo dell’olio d’oliva, già noto come alimento cardine della dieta mediterranea. Dal 2006 si avviò un percorso di studi che portò, nel 2014, alla prima pubblicazione su Nutrition and Cancer, seguita da altri  lavori su riviste internazionali come Oncology Reports. L’obiettivo era chiaro: indagare i meccanismi biologici attraverso i quali l’EVO, e in particolare i suoi polifenoli, possono ostacolare l’insorgenza e la progressione dei tumori.

I polifenoli: molecole preziose

Gran parte delle proprietà salutistiche dell’EVO sono attribuibili alla sua frazione polifenolica, quell’1-2% dell’olio che contiene composti bioattivi con azione antiossidante e antinfiammatoria. Gli studi hanno dimostrato che gli estratti polifenolici:

  • inibiscono la proliferazione delle cellule tumorali;

  • riducono la loro invasività e motilità;

  • contrastano la neoangiogenesi, impedendo la formazione di nuovi vasi sanguigni che nutrono il tumore;

  • agiscono in sinergia con farmaci chemioterapici (come il paclitaxel), potenziandone l’efficacia e consentendo di ridurre i dosaggi.

Due molecole in particolare, oleocantale e oleaceina, hanno mostrato un’azione anti-infiammatoria straordinaria, persino superiore a quella di farmaci di uso comune come l’ibuprofene. Tuttavia, la loro bassa concentrazione nell’olio e i costi elevati di isolamento ne limitano per ora l’impiego farmacologico diretto.

Innovazioni: verso un “super olio”

Per superare questi limiti, i ricercatori hanno sviluppato tecniche innovative e sostenibili per:

  1. aumentare il contenuto polifenolico già in fase di produzione (fino al 30-35% in più);

  2. estrarre i polifenoli con metodi “green”, brevettati, che permettono di concentrare i composti attivi da grandi volumi di olio in piccole quantità di solvente commestibile;

  3. ottenere così un “super olio” ricco di polifenoli e un estratto altamente concentrato, potenzialmente utilizzabile come integratore alimentare.

Queste innovazioni rappresentano una svolta, poiché combinano tutela della salute e valorizzazione delle eccellenze locali.

Studi in vivo e nuove frontiere

Le ricerche non si sono fermate alla fase in vitro. In modelli animali di cancro al colon-retto, l’estratto polifenolico dell’EVO ha dimostrato di proteggere dall’insorgenza della malattia, aprendo prospettive interessanti per la prevenzione. Parallelamente, sono stati avviati studi sul ruolo dei polifenoli nell’Alzheimer. I risultati preliminari indicano che gli estratti:

  • riducono le molecole pro-infiammatorie;

  • migliorano le capacità neuromotorie e la longevità in modelli animali;

  • potrebbero contribuire a contrastare la neurodegenerazione legata all’accumulo di proteina beta-amiloide.

Sono in corso anche test clinici con oli ad altissimo tenore di polifenoli su pazienti affetti da Alzheimer.

L’olio Itrana: eccellenza del territorio

La ricerca si è concentrata in particolare sull’olio ottenuto dalla varietà Itrana, diffusa nei Monti Lepini, Ausoni e Aurunci. Questo olio si distingue per:

  • un profilo sensoriale unico, dominato da note di pomodoro verde, amaro e piccante equilibrati;

  • un contenuto elevato di polifenoli, che lo rende particolarmente benefico per la salute;

  • una crescente affermazione nei concorsi nazionali e internazionali.

L’Itrana rappresenta dunque non solo un prodotto di qualità eccelsa, ma anche il simbolo di come un alimento tradizionale possa diventare motore di ricerca, innovazione e sviluppo territoriale.

Conclusione

L’olio extravergine di oliva si conferma un alimento insostituibile per la salute: dalla prevenzione dei tumori alle malattie neurodegenerative, passando per il benessere cardiovascolare e metabolico. Le ricerche condotte dimostrano che scegliere un EVO di qualità, ricco di polifenoli come quello della cultivar Itrana, significa compiere un atto di prevenzione quotidiana. Un gesto che unisce gusto, tradizione e scienza, contribuendo al tempo stesso alla valorizzazione del territorio e al progresso della ricerca biomedica.

Fonte Capol